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Acido linoleico nelle malattie autoimmuni


La risposta immunitaria di tipo 1 è caratterizzata da un’iperproduzione di Interleuchina 1 ( IL-1 ), Interleuchina 2 ( IL-2 ), Interferone–gamma ( IFN gamma ) e di Tumor Necrosis Factor-alfa ( TNF-alfa ).

Questo meccanismo immunitario è alla base di alcune malattie autoimmuni, come psoriasi, alopecia areata, artrite reumatoide, malattia di Crohn, sclerosi multipla, diabete mellito insulino-dipendente, uveite autoimmune sperimentale.

La risposta immunitaria di tipo 2 è alla base delle allergie o delle malattie autoimmuni mediate dagli anticorpi ed è caratterizzata da iperproduzione di Interleuchina 4 ( IL-4 ), Interleuchina 6 ( IL-6 ) ed Interleuchina 10 ( IL – 10 ).

L’Acido linoleico è un precursore della prostaglandina E ( PGE2 ), e la sua assunzione si traduce nella produzione tessutale di PGE2, specialmente in assenza di altri acidi grassi polinsaturi ( PUFA ), che inibiscono questa conversione.

PGE2 riduce la produzione di IL-1, IL-2, IFN-gamma e TNF-alfa, e la proliferazione di cellule Th1, ed aumenta la produzione di IL-4, portando alla soppressione della risposta immunitaria di tipo 1.

L’acido linoleico, il principale acido grasso polinsaturo presente nell’olio di mais, potrebbe esercitare un effetto terapeutico nei confronti dei disturbi autoimmuni di tipo 1.

Un’eccesso nell’assunzione di acido linoleico però potrebbe aggravare i disturbi autoimmuni di tipo 2.

Namazi MR, Autoimmunity 2004; 37:73-75

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